CAMBOGIA 18° Da Battabang a Siem Reap attraverso il Tonle Sap
Da Battabang a Siem Reap attraverso il Tonle Sap
Giorno 16°
Lasciamo a malincuore Battabang e andiamo a Siem Reap, andiamo a Angor Wat, il motivo principale perché sono venuto in Indocina.
Da Battabang a Siem Reap c’è un comodo e veloce servizio di bus, A/C, della durata di 2 massimo 3 ore, al costo di 5-10$, di solito quasi tutti optano per questa soluzione…ma noi noi.
Molti ragazzi che ho incontrato lungo il viaggio mi hanno consigliato di fare questo tragitto in boat, in barca, tutti mi hanno detto che è un esperienza irripetibile, uno dei giorni e una delle avventure più suggestive di tutto il viaggio.
Si parte da Battabang ogni giorno verso le 7:00 e dopo 8-10 ore si arriva a Siem Reap passando per il lago Tonle Sap, il biglietto costa dai 10 ai 20 $ e si può fare o direttamente al porto o alla vostra guest house.
Si parte su una barca scomoda, vecchia, lenta, tra riso, bagagli, contadini, animali ma in cui si ha l’opportunità di ammirare scorci di una Cambogia fluviale incantata, tra l’antico popolo Khmer e una natura selvaggia e incontaminata.
Le prime ore del viaggio sono un susseguirsi di piccoli villaggi, case su palafitte, negozi galleggianti, tutti ti guardano, i bambini ti salutano, le donne si lavano indifferenti e si può vedere come tutta la vita quotidiana giri intorno alle barche e al fiume.
E poi si entra in atmosfere tipo Apocalipse Now, il fiume si stinge e si allarga, si alza e si abbassa, si vedono risaie a perdita d’occhio, le piante entrano in simbiosi non solo con il fiume ma con la barca e con te, ci sono coccodrilli, serpenti e uccelli a non finire.
Ogni tanto ci si ferma in qualche negozio, si mangia, si beve, si fuma e si prende il sole.
E poi d’improvviso arriviamo al “grande fiume dalle acque fresche” il lago Tonle Sap.
Situato in una zona di depressione, mix tra un fiume e un lago, è il più grande lago di acqua dolce del Sud-Est Asiatico, dichiarato riserva della Biosfera dall’Unesco.
Le dimensioni del Tonle Sap variano dai 2700 km2 per un altezza di 1m nella stagione secca, ai 16000 km2 per 14m di profondita nella stagione dei monsoni.
Il Tonle Sap è una delle zone di pesca interna più ricca al mondo che sfama 3.000.000 di abitanti, produce il 75% di pesce dell’intera Cambogia e il 60% del consumo di proteine della popolazione.
Il grande lago Tonle Sap rappresenta un efficiente bacino naturale di compensazione per il paese poichè è in grado di contenere l’enorme aumento di acqua dovuto alle pioggie monsoniche e all’imponente portata del Mekong durante la stagione dello scioglimento dei ghiacciai in Tibet.
In questo periodo dell’anno il bacino si estende da 3000 a circa 10000 Kmq garantendo un’importante risorsa ittica e l’irrigazione.
Questo eccezionale fenomeno fa si che, al diminuire del livello dell’acqua del lago al termine della stagione dell pioggie, i terreni precedentemente inondati siano ricchi di limo e quindi straordinariamente fertili, benificiando l’agricoltura locale.
L’incredibile pescosità del lago garantisce inoltre l’eco-sostenibilità delle popolazioni sul lago.
Il villaggio di Kompong Kleang, considerata la distanza da Siem Reap, attualmente non è ancora tra le mete turistiche più battute e di conseguenza conserva un’autenticità introvabile e garantisce l’esperienza imperdibile di uno spaccato di vita quotidiana praticamente ferma nel tempo.
Passiamo in mezzo al villaggio galleggiante di Chong Kneas, un villaggio di palafitte sull’acqua dove ci sono anche una scuola, una chiesa e un ospedale.
Anche se è frequente trovare nel Sud Est Asiatico situazioni del genere tipo il Lago Inle in Birmania dove tutto è ordinato, pulito e calmo, il Chong Kneas è unico e straordinario nel suo genere.
La zona è poco turistica e la maggior parte della gente arriva qui con una gita in giornata da Siem Reap, il viaggio in barca da Battabang unisce l’utile al dilettevole.
Si arriva a Siem Reap, in un piccolo porticciolo a qualche km dalla città dove ci sono una miriade di tuk tuk che per qualche $ ti portano alla guesthouse.
