UZBEKISTAN 1° Partenza per il viaggio in Uzbekistan Backpacker – G°1
UZBEKISTAN BACKPACKER
Erano 4-5 anni che stavamo progettando di andare in Uzbekistan Backpacker, ma per un motivo o l’altro l’avevamo sempre rimandato.
Poi un pomeriggio abbiamo trovato un volo diretto andata e ritorno dell’Uzbekistan Airways per 500€ (unico volo diretto con partenza sia da Roma che da Tashkent il martedì), abbiamo chiamato al lavoro dicendogli se ci potevano dare le ferie e in 2 ore avevamo il biglietto in mano.
Partivamo dopo una settimana.
Il giorno dopo Alessio è andato all’ambasciata a Roma e in 4 giorni avevamo anche il visto.
Finalmente si parte, con in mano solo il visto e due zaini mezzi vuoti che pesano 5 kg ciascuno, quando arriveremo a Tashkent decideremo lì per li se andare a Samarcanda o a Bukhara, dipende da quanto tempo ci impiegheremo a raggiungere la stazione dei treni.
Uzbekistan, terra di miti e leggende ma anche del despota più sanguinario di tutti i tempi, quel Tamerlano che costruì l’inarrivabile quanto esagerata Samarcanda e che anniento in pochi anni il 5% della popolazione mondiale dell’epoca.
Per me è stata sempre un qualcosa di magico fin da quando da piccolo ascoltai la canzone di Vecchioni e più tardi lessi le storie delle Mille e una notte.
Volevamo vedere con i nostri occhi tutto questo ma anche il paese forse più misterioso dell’Asia centrale e del mosaico sovietico con l’unione tra comunismo e l’Islam.
Il più antico e popoloso paese dell’Asia centrale, il suo cuore come lo chiama Colin Thubron.
Partiamo da Fiumicino alle 2045 con un Vecchio Boeing 757, due file da 3, 47 metri di lunghezza, senza tv, usb, corrente, cuscini, coperte, con addirittura i portacenere sui braccioli, con una puzza di cherosene che ci accompagna per 1 ora, rumori di ogni tipo; ultima volta che avevo viaggiato era stato con il doppio piano dell’Emirates.
Per fortuna siamo circa 50 persone su una capienza di 184, ci mettiamo comodi, ci danno la cena e via Uzbekistan Backpacker stiamo arrivando.