UZBEKISTAN Storia – Storia dell’Uzbekistan dalle origini fino al 1991
UZBEKISTAN STORIA
In Uzbekistan storia ha un significato intrigato, come contorta è raccontarla.
I confini delle 5 Repubbliche sono state inventate e disegnate “quasi” a caso dai Sovietici nel 900 dividendo popoli che per millenni erano stati fratelli o unendoli se erano erano stati nemici.
Una delle regioni più anticamente abitate del mondo, con le sue origini storiche tra le più profonde dell’Asia centrale, che iniziano già 50.000 anni fa.
Un susseguirsi di regni, spesso dalle origine incerti, più o meno effimeri, clan, tribù, popolazioni stanziali e nomadi, guerrieri coraggiosi, contadini e grandi comunità.
Sta di fatto che sono gli antenati europei e la matrice delle lingue indo-latine-persiane.
Già nel 2200 a.c. c’erano popolazioni avanzate con uno stile di vita urbano, che conoscevano e sfruttavano moderni sistemi di irrigazione, agricoltura ed allevamento, erano esperi dell’arte della guerra, forgiavano armi e lavoravano oro, legno, metalli pesanti e più che altro erano abili ed eccellenti commercianti.
Su tutti spiccavano 2 popoli Iraniani, i Sogdiani a nord e i Battriani a sud, ovvero gli Achemeneidi Persiani,che divisero o il territorio in 3 Satrapie (provincie): Battriana, Corasmia e Sogdiana.
Dal VI° secolo a.c. al XIII° d.c. si sono succedute, sviluppandosi sempre di più, alternandandosi intrecciandosi e unendosi continuamente persiani, turchi, mongoli, cinesi e indiani.
15 secoli però, che con il loro “problemi” sono più o meno pacifici, tant’è che si sviluppa qui la leggendaria “via della seta”, la più lunga via di commercio terrestre e marittima dell’antichità, tra Oriente-Cina e Europa-Roma, con una sicurezza data dall’Impero Kusano (che porta addirittura il Buddismo).
Si susseguono Ciro (500a.c.), Alessandro Magno (300 a.c.), la dinastia Seleucide, il regno indipendente Greco-Bizantino; nel 64 a.c.è la volta dell’impero romano, dal 0 al 240 d.c. nomadi cinesi e indiani e i Sassanidi Persiani (224d.c.) che effettuano grandi opere civili.
Dal VI° al VIII° arrivano i Turchi con portano l’Islam e dell’alfabeto scritto, siamo nel Medioevo.
La relativa pace finisce nel 1219 con l’arrivo dei mongoli di Gengis Khan fino al 1384 che distrugge tutto.
Dal 1384 al 1500 con l’impero Timurride e Tamerlano, (1384-1405), risorgono più forti che mai, portando l’impero a fasti mai visti è difficilmente ripetibili a livello mondiale.
Dal 1500 al 1740 tornano turchi e mongoli, mentre dal 1740 al 1875 tutta l’Asia centrale è governata dai 3 Khanati: Konand, Khiva e Bukhara fino al 1865 quando diventa un paese vassallo della Russia.
Inizia il “Grande Gioco” geopolitico tra Russia e l’Inghilterra o come lo chiamavano gli inglesi il “gioco delle ombre”: la prima guerra fredda tra occidente e oriente con spionaggi, controspionaggi e servizi secreti.
L’Asia centrale diventa una zona neutra, demilitarizzata, con stati fantoccio, in cui si fece tanto fumo solo per coprire i loschi affari, da entrambe le parti.
Nel 1917 diventa ufficialmente la “Repubblica socialista sovietica autonoma uzbeka”, fino al 1987.
Sono gli anni del Soviet: collettivizzazione forzata, eliminazione della proprietà privata, riduzione dello stile di vita nomade, repressione politica, nazionalizzazione di tutti i sistemi governativi, agricoltura zarista, sanità e istruzione gratis a tutti i ceti sociali, irrigazione di massa con prosciugamento delle acque ma anche malattie, carestie, e corruzione.
I Russi potenziano l’industria tessile e chimica, creano potenti centrali idroelettriche, uno sviluppatissimo allevamento di bestiame con razze pregiate e pellicce di Astrakan tra le più rare, inizia l’estrazione di tungsteno, carbone, petrolio, stagno, piombo, acciaio e la coltivazione su larga scala di grano, uve, riso, frutta, ortaggi e legumi.
Il 1991 è l’anno dell’indipendenza ma anche dell’isolamento, cambiano i nomi ma alla fine la sostanza rimane sempre la stessa, con l’apparato burocratico che rimane controllato dalla stessa URSS.