CILE 33° Il Vino Cileno – Storia e Informazioni
IL VINO CILENO
Neruda definì il vino Cileno: “Stellato, morbido e marino.
I vigneti e il vino in Cile sono stati introdotti da Cortes e i Conquistadores Spagnoli nel 1500 poiché era essenziale per la liturgia e per la celebrazione delle messe dei preti e missionari occidentali.
La viticultura moderna è stata “creata” dal cileno Silvestre Ochagavía e dall’enologo che lavorava per luí fu il francese Josep Bertrand, che nel 1851 importarono direttamente dalla Francia e dalla regione di Bordeaux i vini nobili come Souvignon, Merlot e Chardonnay.
La conformazione geografica nazionale con un territorio che ha presupposti ideali per la viticoltura, ha impedito che i vigneti venissero attaccati dalla fillossera che invece nell’800 distrusse quasi tutte le piante in Europa.
Agli inizio del 1900 il governo impose molte divieti sulla coltivazione della vigne che rallentarono e quasi annullarono tutto il processo di crescita.
Divieti che finirono solo nel 1974.
Oggi, il vino Cileno è famoso in tutto il mondo e ha raggiunto ormai una notorietà a livello internazionale.
Si producono ottimi vini bianchi come il Souvignon blanc, Chardonnay, Souvignon vert o Sauvignonnase e vini rossi, come Merlot, Cabernet Sauvignon ma sopratutto il Carmenere, per me il vino più buono in Cile.
I vigneti del Carmenere, vino nobile della regione di Bordeaux, furono completamente sterminati in patria a causa della fillossera nella seconda meta dell’800 e sono sopraggiunti a noi solo grazie a quelli che furono piantati in queste zone.
Da più di un decennio il Cile ha superato l’Argentina per la produzione dei vini, è il 4° produttore mondiale di uva, il 4° esportatore mondiale di vino con il primo mercato destinatario che è quello Europeo.
Complessivamente ha una produzione di 1 miliardo di bottiglie, più di 120.000 ettari coltivati a vigneti con il 40% che è esportato.
Quantità ma soprattutto qualità che aumenta anno dopo anno grazie a forti investimenti nazionali e progetti a medio-lungo termine, stanno facendo ritagliare un posto importante sulla scena vitivinicola mondiale, sotto solo a mostri sacri e inarrivabili come Italia e Francia ma prima di Sud Africa, California e Australia.
Ci sono più di 400 aziende agricole con più di 100 ettari ciascuno e centinaia di boutique vinery più piccole.
Il marchio più famoso e conosciuto è quello del Concha Y Toro, il marchio più importante del Sud America con una produzione di 300 milioni di bottiglie all’anno.
Alla fine del viaggio, il vino è’ stata una gradevole scoperta, una delle più piacevoli, peccato che non ci sia nessun vitigno Italiano.