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Mescalina Backpacker

WallyLalli Racconta 7° Puntata

Ore 18.17, decido di riprendere lo spirito del pellegrino!

Si inizia a fare il bucato poiché gli indumenti iniziano ad avere un colore acido ed emanano un odore tipo vacca!

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Dopo vari tentativi in ascensore… Il solito maledetto ascensore… Riesco ad arrivare all’ultimo piano dell’albergo dove c’e’ la lavanderia. Qui si usa lavare i vestiti e il giorno dopo asciugarli appesi sullo zaino mentre si cammina, ma… C’e’ solo un piccolo problema. Intento a studiare il complesso funzionamento della ultramoderna lavatrice mi faccio prendere dall’emozione e metto tutto a lavare.

Nooooo che coglione… Decido felicemente di continuare a tenere i panni che ho addosso e che ormai mi fanno da costume da supereroe, ma dopotutto sono un pellegrino… Scendo ed e’ quasi ora di cena ma devo risolvere un problema di vita o di morte quindi esco di corsa direzione negozio prime necessità. C’era di tutto, dalle barrette energetiche ai pannolini, dalle mutande alle cuffie per capelli… Ma di quello che cercavo neanche l’ombra… Invece dopo uno scambio di gesti col commesso ecco apparire la mia salvatrice… Le forbici per tagliarmi le unghie.

Proprio queste per mia dimenticanza hanno assunto una forma tipo velociraptor e avendo già bucato tutti i calzini e con un principio di foro sulla scarpa destra decido di compiere questo arduo compito: IL TAGLIO DELLE UNGHIE!!! Viene eseguito prima di cena in presenza dei miei amici calabresi che riprendono tutto, anche le unghie, per riportarle come cimelio del cammino in Calabria, in effetti quelle dei pollicioni (alluce in italiano) somigliavano per intero a conchiglie fossili dell’era preistorica.

Arriva finalmente l’ora di cena e con i miei nuovi piedi scendo al ristorante parlo sempre con il mio amico cameriere portoghese… Wow è gay (scoperta la sua Gayta’ poco prima di cena).

Ci mettiamo seduti coi calabresi e finalmente se magna…

Dopo due rum, offerti gentilmente dal cameriere portoghese sempre più gay, esco di fuori per fare due chiacchiere accompagnate da un piccolo concerto di Rutti!

Proprio sul rutto DOC della digestione mentre stavo passando vicino ad un tavolo sento parlare una lingua a me conosciuta che citava testuali parole…”te l’ho ditto de anna’ dellane e no deccane”.

TRADUZIONE: “te l’ho detto di andare di qua e non di là”… Signori e signore in quel momento io e la mia amatissima digestione ci bloccammo e il rutto che stava per fuoriuscire retrocedeva in maniera innaturale.

Preso dall’eccitazione accendo una sigaretta per camuffare la mia sosta vicino a quei due per capire se quello che avevo sentito fosse il Cammino che mi parlava e mi indicava la strada oppure quei due erano veramente delle mie zone… Ma quando sento uscire dalle loro bocche che da Alfiero de Chia i prosciutto e’ piu’ bono, non ho più dubbi e intervengo.

Il cammino aveva fatto anche questo miracolo proprio li a km interminabili di distanza e proprio in quel momento davanti a me c’era Peppino de Chia e Giorgio i Sorianese. Questa notte che doveva essere breve e’ stata infinita, abbiamo toccato argomentazioni di ogni livello culturale religioso e scientifico, dopo esserci scavati dentro e aver tirato fuori tutti in nostri tabù arrivavamo dopo sette otto rum e sei bottiglie di birra alla conclusione che……….. eravamo parenti.…….ciao zii a presto…vi voglio bene!!!

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Buen Cammino

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