IRAN 14° Alla scoperta di Yazd
YAZD
Il primo giorno è dedicato alla città di Yazd.
400.000 abitanti, 1200m slm, inverni freddi e estati torride, un oasi tra due deserti, centro religioso Zoroastriano, polo nevralgico dell’industria tessile e artigianale.
Famosa per la qualità dei suoi tappeti e per i dolci, con una tradizione centenaria che ne fa il posto migliore dove poter sfogare uno dei sette peccati capitali.
Ma ciò che la rende Yazd unica, originale e a detta di molti, e anche la mia, la piú bella e attraente città Iraniana è la sua architettura, le sue case di paglia, fango e argilla con una storia che risale fino a 3000 anni fa, 12 bazar dislocati in un dedalo intrigato di vicoli, tutti attaccati, stretti e tortuosi, il blu azzurro delle moschee che contrasta con il rosso ocra delle case millenarie, ne fanno quasi una città irreale.
La sua remota posizione e la difficoltà che ci sono per raggiungerla hanno fatto si che Yazd si è conservata quasi intatta alle distruzioni e ai saccheggi delle guerre.
Abbiamo cosi la possibilità di ammirare tutt’oggi:
1) i suoi portoni in cui si possono vedere ancora le borchie distinte per uomini e donne,
2) i famossissi Badgir, le torri di ventilazioni sui tetti delle case che servivano e servono ancora come climatizzatori naturali nelle torride e afose estati,
3) Qanat, i canali sotterrenei usati per il trasporto dell’acqua,
4) le mura di cinta conbastioni alti fino a 15m,
5) gli Yakhchal, le ghicciaie, dove veniva messa la neve e il ghiaccio d’inverno che durava fino a Luglio.
Tutto quasto rende Yadz il centro dell’architettura Persiana.
É un estasi passeggiare per la città vecchia, calma, tranquilla, pulita, si sale sopra i tetti dove è possibile ammiare degli scorci da cartolina, ci fermiamo nei tipici forni gustandoci tutti i dolci possibili, nel bazar a vedere i tappeti ma la cosa più bella è quando chiediamo informazioni, la gente non vede l’ora di esserti d’aiuto, anche se non ci capisce niente di quello che gli chiedi e tu non capisci niente di quello che ti dicono, non importa se alla fine ti ritrovi dalla parte opposta, gli occhi e i sorrisi di questo popolo valgono come tutti i monumenti del mondo messi insieme.
I monumenti più turistici a Yazd sono:
– Maghbare-Ye Davazdah Emam, la tomba dei 12 Imam
– Masjed-e Jame, la moschea del venerdì, costruita nel XIV secolo sui resti di un antico tempio Zoroastriano, oltre ad essere la moschea più importante di Yazd e una delle più importanti dell’Iran, è un capolavoro assoluto.
Il suo portale d’ingresso, fiancheggiato da 2 minareti alti 48m, i suoi Iwan con mosaici celesti, la grande cupola tutta decorata con mosaici di piastrelle e maioliche azzurre e blu la rendono in perfetta simbiosi con il cielo.
– Takyeh Amir Chakhmegh, il palazzo medioevale
– Ateshkade, il tempio del fuoco Zoroastriano, dove ancora brucia da centinaia di anni la fiamma sacra, il luogo di culto piu sacro per i Zoroastriani.
Andiamo anche fino alla stazione dei treni per vedere di trovare un biglietto per la sera dopo, ma anche questa volta è venerdi ed è tutto pieno.
Camminando e passeggiando, si sono fatte le 21, è notte e fa freddo, cosi torniamo al nostro hotel che è strapieno di gente.
Mangiamo e andiamo di sopra e rimaniamo fino a mezzanotte fumando Narghile, bevendo del te e facendo amicizia con tutti i ragazzi e ragazze iraniane del posto.